
11 Feb Oggi vi presentiamo il web site ” I Borghi d’Abruzzo”
Dal 2016, “I borghi d’Abruzzo” si prefigge lo scopo di valorizzare il patrimonio storico dell’ Abruzzo attraverso la pubblicazione di foto scattate dai fotografi sparsi in tutto il territorio.
Per prima cosa vogliamo farvi i complimenti, vi seguiamo da sempre e ci fate innamorare ogni giorno di più dell’Abruzzo. Cosa Rappresentano per l’abruzzese la pastorizia e la transumanza pastorale?
Pastorizia e transumanza sono caratteri congeniti dell’Abruzzo interno, fanno parte della storia regionale plurisecolare ed hanno scandito le economie interne da epoca ad epoca. In aggiunta, esse hanno definito il ritratto paesaggistico delle nostre catene montuose, i cui versanti più dolci sono ricchi di antichi stazzi pastorali che rivelano quanto tale attività immergesse l’uomo nella natura più selvaggia. Pertanto, specie per chi cresce nei borghi d’alta quota, gli stazzi invasi dalle erbe alte e i pochi pastori rimasti a governare le greggi rappresentano ancora il più familiare dei ricordi della nostra terra, benché col tempo l’attività stia lentamente scomparendo.

In Italia sull’esempio del Cammino di Santiago stà acquistando sempre più interesse e attrae sempre più turisti i cammini attraverso itinerari storici e naturalistici, ci potete parlare di un cammino attraverso i Borghi che dovremmo assolutamene visitare?
Purtroppo l’abbandono la fa da padrona. Non v’è salvaguardia dei borghi e delle rocche montane, in modo particolare nelle valli più isolate, ove un primo calcio all’isolamento potrebbe arrivare proprio partendo dall’organizzazione di cammini a tema che permettano al turista un’esperienza unica, attraverso la scoperta di centri fortificati dove il tempo sembra essersi fermato. Tuttavia, a meno che non vi sia un interesse da parte di investitori privati (spesso provenienti da altri stati), sto constatando tristemente quanto possa essere improbabile un’inversione di marcia. Certo è che noi de “I borghi d’Abruzzo” proveremo a infondere una maggiore consapevolezza e a dare un contributo in più.

Storie, racconti popolari e affascinanti leggende hanno un legame fortissimo tra tradizione popolare, ci parlate di una leggenda abruzzese?
Vi racconto la leggenda di Sant’Antonio Liberatore nel borgo di Fara Filiorum Petri. Si narra che all’epoca dell’invasione napoleonica della penisola, alla fine del ‘700, le truppe francesi siano state fermate da Sant’Antonio nei panni di un uomo del luogo, il quale avrebbe consigliato ai soldati di non entrare nel paese. Essi tuttavia disobbedirono, e il santo infuocò la foresta circostante il borgo costringendoli alla fuga. Benché gli incendi siano in genere eventi nefasti, nel caso specifico fu grazie alle fiamme che gli abitanti non assistettero all’ingresso delle truppe nemiche. Da allora, ogni anno a Fara Filiorum Petri la festa di Sant’Antonio è caratterizzata da una pittoresca processione di farchie infuocate, ovvero fasci cilindrici lavorati dai paesani delle varie contrade.

Potete consigliarci prodotti tipici da comprare? e magari qualche fornitore per poter acquistare online?
Oltre ad un patrimonio di prodotti che rientra nel quadro delle cucine montane, che privilegiano carni e legumi, vi sono delle eccellenze solo abruzzesi quali lo zafferano di Navelli o il Montepulciano d’Abruzzo, i tartufi della Valle Subequana, le patate del Fucino, i formaggi dell’aquilano e così via.
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