19 Mag Rocchetta a Volturno
Posted at 17:57h
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Borghi
by admin
Ho il grande piacere di poter parlare con Domenico Paolo Pontarelli che ci aiuterà a scoprire la “sua” Rocchetta a Volturno”
Salve Domenico, ci parli di Rocchetta a Volturno?
Ciao Giovanni. Questa è una grande responsabilità e ti anticipo che difficilmente riesco a parlare del mio paese senza farmi coinvolgere emotivamente.
Rocchetta sorge in uno straordinario contesto naturalistico, che è quello delle Mainarde e rappresenta la meta ideale per gli amanti della natura, dell’archeologia, della storia e dell’artigianato. Il paese originariamente si concentrava intorno al
Castello Battiloro, nel borgo antico, che oggi chiamiamo
Rocchetta Alta o Rocchetta Vecchia. Oggi in questo luogo si possono ancora ammirare i resti del Castello e di quel borgo ma è la presenza di molte persone anziane, custodi di memoria storica, di storie e vita vissuta che volentieri condividono con turisti e giovani del posto, a rendere questo paesaggio estremamente suggestivo e ricco di energia. La natura, incontaminata e selvaggia, fa da cornice a un patrimonio storico e artistico di interesse internazionale.
Qui nasce il Volturno, il fiume più lungo dell’Italia Meridionale, sulle cui sponde nasceva il
Monastero Benedettino di San Vincenzo, il capolavoro dell’Alto Medioevo e uno dei Monasteri Benedettini più importanti d’Europa. Spostandoci al centro del paese è d’obbligo fermarsi e visitare il
Museo delle Guerre Mondiali, una vera perla, dove i visitatori possono ammirare uniformi e divise originali appartenenti agli eserciti delle guerre mondiali, nonchè una “sala tecnica” dove sono esposte le armi, molte di esse uniche, delle varie forze armate. Una sala biblioteca arricchisce infine la possibilità dei visitatori di entrare in contatto con il clima di importanti, quanto gravi, periodi storici trascorsi. E a proposito di guerre, ci tengo a evidenziare come la Linea Gustav (la linea difensiva che divideva in due l’Italia durante la seconda guerra mondiale) passava proprio su questi monti qui. Sul Monte Marrone, dove si è combattuta una delle battaglie più importanti per la liberazione d’Italia, giace il
Monumento Nazionale ai Caduti. Per visitarlo bisogna spostarsi nella Frazione di Castelnuovo a Volturno. Castelnuovo ha un fascino del tutto particolare che rapì l’anima e il cuore di un singolare pittore Francese, Charles Moulin, che decise di abbandonare le vie del successo internazionale per condurre una vita alla cima del Monte Marrone in un Eremo da lui stesso costruito. Giovanni, ci sarebbero tante altre cose da raccontarti, ad esempio
le manifestazioni: da
Gl’ Cierv di Castelnuovo, la
Festa Internazionale della Zampogna a Scapoli alle
Volturniadi, divertente e combattuta sfida tra i paesi della Valle del Volturno. Ognuna meriterebbe di essere analizzata attentamente. Meritano una menzione speciale quegli artisti, artigiani e imprenditori locali che credono in questo territorio e continuano a produrre energie positive. Quindi ti aspetto quanto prima per fare un bel tour di Rocchetta a di tutta la Valle del Volturno.
La Valle “Incantata” del Volturno.
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Museo Internazionale delle Guerre Mondiali
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Monumento Nazionale ai Caduti
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il Volturno
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Castello Battiloro
Rocchetta, fa parte del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ci puoi consigliare un itinerario?
Guarda, sminuirei il valore di questi luoghi se ti indicassi un itinerario. Sicuramente quando verrai a trovarci approfitteremo, in compagnia di amici, per fare una bella passeggiata lungo i sentieri naturalistici che collegano un paese all’altro: Rocchetta a Volturno, Pizzone, Castel San Vincenzo, Scapoli e Filignano. Ma più che paesi del Parco mi piacerebbe parlarti dell’area Valle del Volturno nel suo complesso. Un’area che comprende Cerro al Volturno, Acquaviva d’Isernia, Colli a Volturno e altre comunità vicine. Paesi che riescono a mantenere le loro identità e peculiarità in un contesto comune di bellezza e semplicità. Per cogliere tutte le sfumature organizzeremo un weekend molto intenso.

Domenico Paolo Pontarelli
Cosa pensi del turismo esperienziale, quali esperienze offre Rocchetta al Volturno, ci parli delle tipicità gastronomiche?
Mi hai fatto una bella domanda. Io credo fortemente nel turismo esperienziale, sono convinto che sia il format turistico del futuro.
Lo contrappongo al turismo di massa ed è l’ideale per i nostri luoghi. In questo senso le aree interne, i piccoli borghi e tutti quei luoghi ancora poco conosciuti dovranno essere pronte a cogliere queste opportunità. I viaggiatori sono in continua ricerca di nuovi e inesplorati borghi da visitare. Si ha voglia di fare quelle esperienze che in città, o in altri posti, non è possibile fare. La gita fuori porta, il weekend o la vacanza, stanno diventando sempre più un occasione di vita intima e lontana dalla frenetica quotidianità.
Cosa aspettiamo?
Alcune associazioni e imprenditori locali lavorano da anni per la valorizzazione esperienziale e gastronomica delle autenticità del territorio.
C’è chi propone l’arrampicata sportiva sulle nostre pareti rocciose, chi sensibilizza la scoperta in bicicletta di questi territori, chi organizza passeggiate a cavallo.
Ho amici che hanno pensato di riprodurre i frutti antichi del Molise, altri, penso agli agriturismi, producono Formaggi, Salumi e tipicità gastronomiche locali.
Abbiamo in questo senso molte eccellenze e diversi ristoranti e agriturismi distribuiti su tutto il territorio. Ci sono numerosi bed&breakfast.
Ecco, ognuna di essa da tempo garantisce un’esperienza turistica precisa al viaggiatore. Mi piacerebbe farti scoprire questi tesori e, perchè no, magari potresti creare una rubrica sulle loro realtà.
In ultimo, nel ringraziarti per la disponibilità, ti chiediamo un consiglio: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è un luogo dell’anima, ci consigli un libro da portare con noi nelle nostre escursioni?
Hai detto bene, questi sono luoghi dell’anima, luoghi che trasmettono energia, che stimolano la creatività e che vanno vissuti con entusiasmo.
Abbiamo dato tanti spunti che spingono i turisti ad esplorare la nostra terra ma ne aggiungo anche un altro: visitare questo angolo di paradiso anche per staccare dalla routine e migliorare il proprio benessere psicofisico. Ti consiglio di sederti sotto l’ombra di un folto albero, col silenzio in sottofondo, e leggere Energy – di Roberto Re e Roy Martina.
Grazie ancora a Domenico per la sua disponibilità . Verremmo a trovarti presto.
Giovanni Amarone
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