
23 Gen UNA TERRA CHIAMATA MOLISE
Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare Marica Mastropaolo e Silvio Giorgio, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Associazione Culturale “Il Villaggio della Cultura ideatori del Docu-fiction “Una Terra Chiamata Molise”
Il Molise è una regione piccola e sottovalutata dai circuiti mass mediatici, ci parlate della vostra terra, della sua identità?
Qualcosa sta cambiando finalmente in questo senso. Il New York Times ha inserito il Molise fra le mete da visitare assolutamente nel corso del 2020 e questo ha acceso i riflettori sulla nostra regione a livello nazionale ed internazionale. Siamo lieti di questo, perché essa merita attenzione al pari delle altre: una terra antica, “saggia”, fatta di gente semplice e dedita al lavoro, una terra dove si respira il profumo “di epoche lontane” e dove il tempo, per molti versi, sembra essersi fermato. Questo potrebbe sembrare un punto a nostro sfavore, invece rappresenta il valore aggiunto che ci contraddistingue e forse ci rende unici in Italia, perché ci consente di offrire luoghi dove la vita scorre lenta e le relazioni interpersonali ancora hanno modo di esplicarsi nel loro senso più profondo e vero
Come è nata l’idea di Docu-Film che descrivessero le bellezze molisane? Gli utenti sono italiani o anche di altre nazioni?
L’idea è nata dal forte sentimento di appartenenza che ci lega al Molise. Noi de “Il villaggio della cultura” siamo stati sempre impegnati nella promozione territoriale, concretizzandola attraverso iniziative che, in modo molto diverso, ogni volta hanno messo in luce i punti di forza della nostra terra. Partendo poi dal presupposto che nulla meglio delle immagini possa raccontare e mostrare un territorio, abbiamo deciso di buttarci in questa avventura di “Una terra chiamata Molise” che oggi conta tre stagioni di successo. In totale abbiamo realizzato 46 episodi, 3 lungometraggi e uno spot promozionale che, grazie alla felice idea di “sfruttare” il web quale piattaforma di diffusione (YouTube, Facebook, Instagram e Twitter), sono arrivati in tutte le regioni d’Italia ed in tantissimi Paesi del mondo, non solo quelli dove è alto il numero di molisani residenti (Argentina, USA, Canada, Australia, Germania, Svizzera), ma anche in luoghi davvero inaspettati (Cile, Madagascar, Giappone, Sud Africa) e ciò anche grazie ai sottotitoli in inglese che hanno permesso a tutti di comprendere cosa viene detto nei vari episodi. La formula della docu-fiction che unisce trama e documentario ha dato davvero ottimi frutti
Il visitatore è alla ricerca di componenti quali l’enogastronomia, i prodotti locali, la manifattura e all’artigianato locale, ci può indicare cosa assaporare in Molise e cosa comprare?
Dire Molise è dire genuinità, infatti, chi viene nella nostra regione, resta sempre piacevolmente colpito dalla cucina locale proprio per gli ingredienti che esaltano le pietanze. La lista di prodotti che potremmo consigliare sarebbe davvero lunghissima, quindi ci limitiamo ai primi che ci vengono in mente: il caciocavallo dell’alto Molise non può mancare di certo, come anche la ventricina (insaccato tipico fatto per l’80% da tagli “nobili”) e la pampanella realizzata con carne di maiale opportunatamente speziata con peperoncino ed aglio, ma, ci teniamo a dirlo, tutti i formaggi e tutti gli insaccati molisani hanno qualcosa di speciale e unico da scoprire. Le nostre verdure sono di prima qualità, il nostro grano, la nostra pasta (sia fresca che secca), il nostro fantastico tartufo sia bianco che nero e ogni cosa innaffiata dalla Tintilia, vitigno autoctono del Molise di eccelsa qualità …insomma tutto “sa di buono” perché ancora lavorato rigorosamente secondo dettami antichi che rispettano la tradizione, i prodotti ed il consumatore finale.
E poi c’è l’artigianato che, seppur stia purtroppo scomparendo, vede ancora molti molisani impegnati nella realizzazione di coltelli e ferri taglienti, come anche dell’acciaio traforato e del legno intagliato. Ma il primo posto spetta alle campane. Quelle che, da oltre 1000 anni, nascono nella Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone dove polvere e talento, fuoco e tradizione, maestria e passione, si uniscono per dare vita ad opere d’arte uniche esportate in tutto il mondo
Dove è possibile reperire informazioni su itinerari che ci consentano di vivere una esperienza indimenticabile?
Crediamo che un modo utile e molto veritiero per scoprire cosa la nostra regione possa offrire a chi decidesse di venirla a visitare, sia vedere le puntate delle tre edizioni di “Una terra chiamata Molise”, perché in ogni episodio è presente uno spaccato diverso del nostro territorio. Non ci sentiamo di consigliare un posto a scapito di un altro, perché il Molise è così vario che merita di essere conosciuto per intero. Ogni paese ha storia, tradizioni, monumenti e cultura che differiscono da quelli di un altro e le origini del Molise sono così lontane nel tempo che testimonianze di ogni tipo sono rinvenibili da nord a sud e da est ad ovest senza che una prenda il sopravvento sull’altra per importanza e valore.
Va detto, però, che ancora molto abbiamo da mostrare nella nostra docu-fiction, quindi l’augurio che facciamo a noi che la realizziamo ed a tutti coloro che vogliono continuare a seguirci, è quello di proseguire con altre edizioni fino a mostrare ogni angolo della nostra meravigliosa terra …Una terra chiamata Molise.
Nel ringraziare Marica e Silvio, per la disponibilità, vi invito a seguire la Docu-fiction iscrivendovi al canale YouTube, alla pagina Facebook, sostenendo il progetto, rinnovo i miei personali complimenti a Marica e Giorgio per la professionalità, la competenza, passione ed ispirazione che trasmettono guardando la Docu-fiction, le foto sono state prese dalla Pagina Facebook, Una Terra Chiamata Molise. Giovanni Amarone
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