
03 Gen Intervista a Pierluigi Musto Founder del sito Campiflegrei.eu
Intervistiamo Pierluigi Musto, Geologo e Docente di Matematica, founder del sito www.campiflegrei.eu, autore del libro “Lucrino Averno Montenuovo”collabora con numerose associazioni per la promozione del territorio dei Campi Flegrei ed altre per la didattica.
Leggiamo cosa ha da dirci circa il suo sito web!

Perchè un sito sui Campi Flegrei cosa vuole trasmettere?
Più di 10 anni fa per raccontare i campi flegrei, pubblicare il maggior numero di notizie che riguardano questo territorio dal punto di vista geologico, storico, archeologico, cercando di dare informazioni a 360 gradi dal punto di vista turistico. E’ una scommessa vinta poiché il sito è visto in tutto il mondo con una media di oltre 1000 visite al mese.
Quali sono le peculiarità, le unicità dei Campi Flegrei , da raccontare ad un turista, ad un visitatore?
I campi Flegrei sono unici: sono un territorio vulcanico, una grande caldera, molti lo definiscono un super vulcano. Sono abitati da migliaia di persone ; all’interno dei campi flegrei ci sono tantissimi monumenti, reperti che raccontano la storia millenaria di questo popolo, i greci, i romani, i popoli medioevali i Borbone, un territorio pieno di miti, di storia, di situazioni che sono particolarissime, pieno di terme di necropoli, dove la sibilla romana racconta di se, dove Virgilio ha voluto imprimere il suo passaggio con il VI libro della Eneide, insomma un territorio ricchissimo, e poi il bradisismo , che non è unico al mondo, esiste anche nel parco di Yellostone, ma può considerarsi tale poiché insiste in un territorio altamente abitato. Il bradisismo con i suoi saliscendi del terreno e quindi indirettamente l’arretrare e avanzare del mare e con le preoccupazioni legate a possibili eruzioni vulcaniche. L’ultima eruzione è avvenuta nel 1538 con il Monte Nuovo il vulcano più giovane d’Europa.
Quando venire a visitare i Campi Flegrei, cosa mangiare?
I Campi Flegrei sono sono visitabili 365 giorni su 365, abbracciano un territorio vasto comprendente diversi comuni di cui Pozzuoli è quello centrale. Ci sono alcuni cibi tipici di questa zona, varie tipologie di prodotti ittici, La zona è ricca di aziende agricole:
La cicerchia è un prodotto “della terra” non unico nella Campania, ma di certo tipico dei Campi Flegrei e conosciuto nell’antichità, gli agrumi, i pomodori cannellini ed altri prodotti dell’orto arricchiscono le cucine tradizionali flegree. L’area è famosa per i suoi vini: il “piè di rosso” detto anche “per e’ palumm” e la falanghina.
La tradizione enogastronomica flegrea sta avendo una notevole evoluzione in virtù delle ricerche sviluppate dagli imprenditori locali.

Cosa Vedere?
Nei Campi Flegrei ci sono diversi luoghi affascinanti: L’Anfiteatro Flavio, il Castello di Baia (che è il Museo dei Campi Flegrei), gli scavi di Cuma che stanno diventando una “piccola pompei” in quanto gli scavi stanno portando alla luce testimonianze di una antichità significativa., Ci sono “siti minori” visitabili attraverso le associazioni. Ad esempio, nella zona di Miseno c’è il Sacello degli Augustali , Il teatro romano, che sono visitabili attraverso l’associazione Misenum. Ci sono diverse necropoli ad esempio quella di Cappella, quella di via Celle, quelle di San Vito, una pagana ed una paleocristiana.
Abbiamo il Rione Terra aperto al pubblico con la cattedrale di San Procolo, con il Museo diocesano con le strutture archeologiche di epoca romana.
Inoltre ci sono poi moltissimi luoghi che rappresentano dal punto di vista paesaggistico e naturalistico: molti crateri, ad esempio il lago di averno , un cratere vulcanico intorno al quale c’è e la grotta detta “della sibilla” ed il cosiddetto “tempio di apollo” (un frigidarium), strutture importanti per la storia e per i miti flegrei, il monte nuovo: il più giovane cratere d’ europa visitabile gratuitamente. Altri luoghi dal punto di vista naturalistico: la zona di Torrefumo, una laguna in formazione con una paleofalesia con delle stratificazioni geologiche importanti ed un laghetto ricco di elementi biologici. Altro posto particolare e Capo Miseno che è una icona dei campi flegrei, rappresenta un importante particolarità di questa zona, inoltre l’area di punta pennata nella zona di bacoli. Altri luoghi sono il cratere degli astroni, gestito dal WWF bellissimo e particolare. Esso è differente dagli altri in quanto ha dato più di una eruzioni mentre gli altri sono caratterizzati da una unica eruzione. Nella zona di Agnano in Via Scarfoglio si possono vedere delle fumarole, la solfatara è chiusa al pubblico da più di un anno per un incidente che c’è costato tre vittime. Altra area visitabile è la zone di Bagnoli particolare perché oggi insistono gli elementi dell’archeologia industriale dell’ex italsider.
Tra gli altri ”siti minori”, ma molto significativi della storia flegrea, le varie terme come il Tempio di Nettuno, quello di Venere, la Fescina a Quarto, (una necropoli)
Il progetto Malazè è il più importante progetto culturale di questo tipo, un “contenitore” di eventi attraverso cui ogni associazioni partecipante propone attività per la conoscenza del territorio. Altra zona da visitare è l’isola di Procida che pur non essendo propriamente nei campi flegrei rappresenta importante attività vulcanica connessa. Sull’isola sono visitabili per esempio Palazzo D’Avalos, ex carcere di Procida e isola di Vivara che è stata preservata finora da speculazioni economiche. L’associazione Vivara da oltre venti anni sviluppa su quest’isola una notevole attività promozionale.

Quali sono le potenzialità non sfruttate?
Su questa domanda si potrebbe discutere lungamente, mi limito a dire che I Campi flegrei sono un’ area poco conosciuta al grande pubblico, rispetto area di Pompei e Ercolano ma di certo hanno potenzialità enormi, andrebbero migliorati i mezzi di trasporto e le infrastrutture in generale, andrebbe migliorata la pubblicità positiva di questa area , si potrebbe dare molto lavoro alla popolazione che potrebbe vivere di turismo, Auspico organicità tra i vari comuni dell’area in sinergia con le associazioni e tutti gli “attori” che cercano con tenacia di promuovere questo territorio.
Evviva i Campi Flegrei. #dasolinonsivadanessunaparte
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le foto sono state concesse da Pierluigi Musto.
Intervista di Sergio Pirozzi e Giovanni Amarone, ringraziamo Pierluigi Musto per la Disponibilità.
Giuseppina cepparulo
Posted at 08:31h, 04 GennaioEsauriente, bello e molto interessante.
Speriamo e ti auguro un grande successo.
Ottobre Oronzo
Posted at 21:03h, 04 GennaioComplimenti, vi ho conosciuto leggendo l’articolo su Specchia il paese di mia madre che mi ha emozionato,, e trovo bello che fate anche interviste, complimenti anche al Dottor Musto, da oggi lo seguirò, ma un ristorantino potrebbe consigliarcelo?
admin
Posted at 17:40h, 11 GennaioCi Sono vari ristoranti, la zona dei Campi Flegrei, a Bacoli segnaliamo il Garum e Taberna Martino, a Monte di Procida segnaliamo la Fortezza, allo Scalandrone il Ristorante Axbraxas, Nella zona del porto di Pozzuoli O Valjone